DSA e ADHD: Facciamo chiarezza
- Dott.ssa Valentina Silvestri

- 18 lug
- Tempo di lettura: 1 min

DSA e ADHD non sono la stessa cosa.
Entrambi sono neurodivergenze, ma presentano caratteristiche, origini e impatti diversi.
DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Riconosciuti dalla Legge 170/2010, i DSA comprendono:
Dislessia: difficoltà nella lettura
Disortografia: difficoltà nell'ortografia
Disgrafia: difficoltà nella scrittura
Discalculia: difficoltà nel calcolo
➡️ Questi disturbi non sono legati all'intelligenza generale, che può essere nella norma o superiore.
➡️ Riguardano specifiche abilità scolastiche, in presenza di capacità cognitive adeguate, senza patologie neurologiche né deficit sensoriali.
ADHD – Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività
L'ADHD è un disturbo del neurosviluppo che può influenzare:
Comportamento
Autoregolazione
Funzioni esecutive
Si manifesta principalmente con:
Disattenzione: difficoltà nel mantenere l’attenzione, disorganizzazione, tendenza a distrarsi
Iperattività/Impulsività: agitazione motoria, difficoltà a rispettare i turni, agire senza riflettere
Le differenze in sintesi
Il DSA riguarda ciò che si fatica ad apprendere
L’ADHD riguarda come si gestisce attenzione, comportamento ed energia
Possono coesistere, ma non vanno confusi
E ricordiamolo sempre:
Chi presenta DSA o ADHD non è “meno” degli altri. Ha bisogno di strumenti diversi, adulti consapevoli e di un ambiente che valorizzi le sue potenzialità. Le differenze nel modo di apprendere non tolgono valore alla persona.
Ogni ragazzo ha il diritto di sentirsi capace, accolto e rispettato, senza etichette o pregiudizi.
Fonti:
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 – Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
Ministero della Salute – Linee guida sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
DSM-5 – Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – APA







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