Facciamo chiarezza: DSA e ADHD non sono la stessa cosa
- Dott.ssa Valentina Silvestri

- 8 nov
- Tempo di lettura: 1 min
DSA e ADHD non sono la stessa cosa. Entrambi sono neurodivergenze, ma con caratteristiche, origini e impatti distinti.

DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Riconosciuti dalla Legge 170/2010, i DSA comprendono:
Dislessia: difficoltà nella lettura
Disortografia: difficoltà nell'ortografia
Disgrafia: difficoltà nella scrittura
Discalculia: difficoltà nel calcolo
Questi disturbi non sono legati all'intelligenza generale, che può essere nella norma o anche superiore. Piuttosto, riguardano specifiche abilità scolastiche e si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali.
ADHD – Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività
L'ADHD è un disturbo del neurosviluppo che può influenzare il comportamento, l'autoregolazione e le funzioni esecutive. Si manifesta con:
Disattenzione: difficoltà nel mantenere l’attenzione, disorganizzazione, tendenza a distrarsi
Iperattività/Impulsività: agitazione motoria, difficoltà a rispettare i turni, agire senza riflettere
Le differenze in sintesi
Il DSA riguarda ciò che si fatica ad apprendere. L’ADHD riguarda come si gestisce attenzione, comportamento ed energia.
Possono coesistere, ma non vanno confusi.
E ricordiamolo sempre
Chi presenta DSA o ADHD non è “meno” degli altri.
Ha semplicemente bisogno di strumenti diversi, di adulti consapevoli e di un ambiente che sappia valorizzare le sue potenzialità.
Le differenze nel modo di apprendere non tolgono valore alla persona.
Ogni ragazzo ha il diritto di sentirsi capace, accolto e rispettato, senza etichette o pregiudizi.
Fonti
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 – Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
Ministero della Salute – Linee guida sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).
DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) – American Psychiatric Association.





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